Ci educhiamo all’amore

Quando una cosa mi turba
la vita mi fa un silenzio assordante.
Qualcosa mi precipita dentro
mi cade il cuore nello stomaco
e il respiro non respira.
Devo elaborare, processare, fare pace. Passo attraverso emozioni che non conosco.
Non semino. Non splendo. Non muovo nessun vento.
Ma annaffio. Annaffio la terra con temporali di acqua dagli occhi. Tanta acqua. Tanta da esondare, tanta che quel cuore che ha cambiato posto segue la corrente e mi esce dal corpo.
E lo lascio esposto
a navigare.
 
Quando la vita grida di dolore, quando qualcosa terrorizza, o arrabbia, o fa un male viscerale, io il cuore lo lascio andare. Invece di proteggerlo, lo metto nel mondo ad ascoltare, a cercare cura e comprensione.
 
Lo porto a ricordare il motivo per cui
ancora
nonostante gli accadimenti che mi vorrebbero impaurita
ancora
lui
crede
ancora lui vede,
quella luce come faro che mi fa dire
“io resto,
io procedo,
a patto che tu ed io insieme – cuore mio – ci educhiamo all’amore, e per trovarlo lì fuori:
lo portiamo,
lo doniamo.”
 
Gloria Momoli