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Devi essere pronta a schiantarti davanti ad un cuore che non ti ama.
 
Devi saper restare con le crepe, l’assenza, le apnee, il disincanto, le lacrime grosse.
Devi essere forte abbastanza da accettare quello che è, com’è.
Non fare finta di niente, non pretendere che non ci sia dolore, non nascondere i colpi al petto sotto al tappeto dell’indifferenza o delle giornate che scorrono veloci.
 
Lascia tutto alla luce del sole, donalo al cielo, permetti all’aria di prendersene cura e alla pioggia di lavarlo.
 
Non interrare la durezza, la sofferenza, l’assenza. Appoggiale sul suolo e lascia che la vita le guardi in faccia e le guarisca.
Allestisci un banchetto con quel che ti ha ferita, vai fiera di chi non ti ha colta, non ti ha scelta: mettici cartellini con scritta a mano la parola “grazie”, ed un fiore di stagione, accanto.
Dillo a chi passa di lì che ti senti sola, che hai paura, che ancora parti di te non l’hanno accettato.
 
E poi interra la dolcezza, la comprensione, la tenerezza, il ricordo bello, le carezze. Copri tutto con le foglie dell’autunno. Lascia che la culla dell’inverno avvolga ogni cosa affinché non tremi. E aspetta che in primavera fiorisca quel che conta.
 
Dona tutto alla terra.
 
Ricorda che ogni cosa prende parte al ciclo della vita.
 
Niente finisce senza che qualcos’altro, da qualche altra parte, inizi.
 
Gloria Momoli